MX-30 – la prima Mazda pensata per chi sceglie la mobilità elettrica

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MAZDA APRE UN CAPITOLO NUOVO NELLA STORIA DEL COSTRUTTORE GIAPPONESE E SI PRESENTA NEL MERCATO DELLE VETTURE ELETTRICHE CON UNA PROPOSIZIONE FUORI DAL CORO –

Fedele al DNA della Casa, che pone al centro il piacere di guida nel pieno rispetto dell’ambiente, la MX-30 debutta sul mercato svizzero con 200 km di autonomia nel ciclo combinato con rilevazione WLTP e 262 km nel ciclo urbano. In listino a partire da 36990 franchi.

Mazda ha presentato alla stampa svizzera la Mazda MX-30, la prima vettura 100% elettrica della Casa di Hiroshima. Mazda entra così nel mondo dell’elettrico, ma con la MX-30 è soprattutto la mobilità elettrica a fondersi con il DNA che tutte le auto prodotte dal Costruttore giapponese possiedono per tecnologia, stile e comportamento dinamico.

La dichiarazione della filosofia costruttiva tipica di Mazda è insita nel nome della crossover elettrica, con il prefisso MX, destinato a identificare quei modelli che a partire dalla MX-81 fino alla MX-5 hanno sempre rappresentato la sfida alle convenzioni tecniche al fine di creare nuovi valori.

La MX-30 si distingue per filosofia costruttiva che la rende unica: innanzitutto per lo stile, espressione dell’evoluto design Kodo verso un concept “Human Modern”, reso ancora più singolare grazie all’adozione delle portiere “freestyle”, che riprendono una peculiarità cara da tempo a Mazda. All’interno colpisce la nuova consolle fluttuante e l’utilizzo di materiali ecocompatibili di elevata qualità, quali ad esempio i tessuti realizzati con il 20% di filato riciclato per i sedili e i pannelli delle portiere, i rivestimenti in similpelle e il sughero “Heritage Cork” utilizzato per il vassoio della consolle e per le finiture delle maniglie delle porte.

Quest’ultimo materiale è stato progettato per esaltare la bellezza naturale e il fascino del legno di sughero scelto proprio per le sue doti di elevata compatibilità ambientale. Infatti, il sughero si raccoglie dalla corteccia della quercia senza abbatterla e, ogni volta che viene raccolto, l’albero assorbe più anidride carbonica per favorire il processo di rigenerazione della corteccia. Si calcola che le querce da sughero regolarmente scortecciate immagazzinino da tre a cinque volte più anidride carbonica rispetto alla norma. Si stima che la quantità di anidride carbonica assorbita dal sughero utilizzato per ogni singola MX-30 prodotta sia pari a circa 1,2 kg.

L’attenzione alla reale sostenibilità ambientale è uno dei leitmotiv della MX-30 che si esplica non solo nell’utilizzo di materiali eco-compatibili quanto soprattutto nelle soluzioni tecnologiche adottate, a partire dalla scelta della batteria da 35,5 kWh. Basilare nella filosofia Mazda la misurazione delle emissioni della CO2 nell’intero ciclo di vita. La valutazione del ciclo di vita (LCA – Life-Cycle Assessment) è una tecnica studiata per misurare l’impatto ambientale complessivo di un prodotto in tutta la sua vita, dall’estrazione delle materie prime necessarie per produrlo fino allo smaltimento a fine vita, ivi compresa, quindi, la batteria.

Uno studio condotto da Mazda e dalla Kogakuin University, pubblicato sulla rivista Sustainable Science ha dimostrato che, nell’intero ciclo di vita, solo i veicoli elettrici con batterie più piccole tendono a produrre emissioni di CO2 inferiori rispetto alle equiparabili auto diesel. A tal fine, Mazda ritiene che la capacità della batteria da 35,5 kWh della MX-30 fornisca l’equilibrio ottimale tra l’autonomia necessaria al cliente nell’utilizzo quotidiano (200 km nel ciclo combinato con rilevazione WLTP e 262 km nel ciclo urbano) e la necessità di contenere realmente le emissioni di CO2.

Inoltre, una batteria più piccola si traduce in minor peso della batteria stessa (310 kg) e dell’auto (la MX-30 pesa solo 1.645 kg in ordine di marcia escluso conducente) a tutto vantaggio del comportamento dinamico dell’auto, reattivo, intuitivo e lineare.

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